Noi mezzadri siamo tutt’uno con la terra.
Del podere dividiamo a metà con il proprietario il raccolto ma non la fatica di coltivarlo. Quando Dio ci assiste questa terra fertile frutta bene, ma solo il necessario per la sopravvivenza: il pane, l’olio e il vino.
Un legame antico con il vino
Da una terra ricca come le colline Frentane, dove allignano i nostri vigneti, gli antichi mezzadri hanno sempre ricavato il meglio. La secolare sapienza contadina rappresenta ancora oggi le fondamenta della moderna viticoltura abruzzese, che ha sostituito gli antichi strumenti di lavoro con le tecnologie più avanzate, rigorose, selettive, attente alla qualità e all’espressione del vitigno. Ma quel legame antico con la terra, quella capacità di vivere secondo il ritmo delle stagioni e di cavare da esse, ostinatamente, sempre il meglio, è qualcosa che nei vini Mezzadro abbiamo voluto preservare, per restituirvelo il più possibile integro.
Con la terra e con le mani
Il vino non lo inventi – diciamo noi abruzzesi – il vino lo fa la terra. E la nostra terra sembra creata apposta per questo. Ad est, in lontananza, si percepisce il luccichio del mare. Ad ovest si erge alta la montagna. E proprio nel mezzo ci stanno le nostre colline, da sempre il tempio della vite. Ma il vino lo fanno anche le mani, lo fa la sapienza antica di chi è vignaiolo da generazioni ed ha coltivato il sapere antico affinandolo con le tecniche più moderne, senza abbandonare mai un amore per la terra che nasce dal profondo del cuore.